Rinoplastica e respiro: quando l’estetica incontra la funzionalità

Molte persone si avvicinano alla rinoplastica pensando soltanto all’aspetto estetico: un naso più armonico, una forma più proporzionata, un profilo che finalmente rispecchi quello che si desidera. Ma ciò che pochi sanno — almeno prima di iniziare un percorso informativo approfondito — è che in alcuni casi rifare il naso può anche cambiare il modo in cui respiriamo.

Una respirazione affaticata, il naso sempre chiuso da un lato, il russare notturno o il bisogno di respirare costantemente con la bocca non sono soltanto fastidi: sono segnali che qualcosa nel passaggio nasale non funziona come dovrebbe.

Rinoplastica estetica o rinosettoplastica? La differenza è nella funzione

Quando si parla di interventi al naso, è importante distinguere tra rinoplastica estetica e rinosettoplastica.
La rinoplastica estetica ha come obiettivo il miglioramento dell’aspetto esteriore del naso: correggere una gobba, armonizzare il profilo o affinare la punta.

La rinosettoplastica, invece, unisce l’aspetto estetico a quello funzionale: non solo migliora la forma del naso, ma si occupa anche della correzione del setto deviato o di altri elementi interni che compromettono la funzione respiratoria.

Se hai problemi di difficoltà respiratoria, senso di naso chiuso cronico o russamento notturno, è probabile che la soluzione giusta per te sia una rinosettoplastica, e non una semplice rinoplastica estetica.

Quando l’aria non passa: il setto deviato e altre cause nascoste

Una delle condizioni più comuni che tratto nel mio studio è la deviazione del setto nasale. Può essere congenita, oppure il risultato di un trauma, anche banale, a volte avvenuto durante l’infanzia e mai realmente curato.

Il risultato è che l’aria fatica a passare da una narice, o in certi casi da entrambe. Questo provoca difficoltà nella respirazione quotidiana, senso di affaticamento, peggioramento della qualità del sonno e in alcune persone anche episodi di apnee notturne o cefalee.

In altri pazienti il problema è legato ai turbinati ipertrofici, strutture interne al naso che possono aumentare di volume e ridurre ulteriormente il passaggio d’aria.

In questi casi, l’intervento giusto non è una rinoplastica “solo estetica”, ma una vera e propria rinosettoplastica, cioè una procedura che unisce la correzione del setto nasale deviato al miglioramento dell’aspetto esterno del naso.

Un intervento, due benefici

La rinosettoplastica è una delle procedure che eseguo più frequentemente e che offre una doppia soddisfazione al paziente: da un lato, una respirazione più libera e profonda; dall’altro, un naso che finalmente rispecchia l’equilibrio del volto.

Molti pazienti mi raccontano che il cambiamento più grande non è solo davanti allo specchio, ma quando si svegliano al mattino e si accorgono di respirare meglio. Alcuni migliorano le prestazioni sportive, altri semplicemente recuperano il piacere di dormire senza russare.

Tutto questo ha un impatto reale sulla qualità della vita, spesso molto più forte di quanto si pensi.

È doloroso? Serve l’anestesia generale?

La rinosettoplastica si esegue in anestesia generale oppure, in casi selezionati, in sedazione profonda con anestesia locale.

Durante l’intervento il paziente non avverte nulla, e nel post-operatorio il dolore è generalmente molto lieve, facilmente controllabile con un semplice antidolorifico.

Ciò che si percepisce di più nei primi giorni è una sensazione di naso “pieno” o congestionato, che si risolve gradualmente man mano che i tessuti si sgonfiano.

Lividi e gonfiore tendono a ridursi entro due settimane, mentre il risultato funzionale può essere percepito già nelle prime settimane, con un miglioramento progressivo.

Quando considerare davvero questo tipo di intervento

Consiglio sempre una valutazione specialistica quando:

  • la respirazione è difficoltosa anche da fermo o durante il sonno;
  • si ha una narice più chiusa dell’altra in modo persistente;
  • si russa o si hanno apnee notturne documentate;
  • si ha già in programma un intervento estetico al naso e si vogliono valutare anche i benefici funzionali.

La rinosettoplastica non è solo un’opzione per “chi non respira bene” — è un’occasione per unire benessere estetico e respiratorio in un solo intervento.

Il mio approccio

Nel mio studio a Sesto Calende e Milano seguo personalmente ogni fase del percorso: dalla prima visita fino ai controlli post-operatori. Puoi contattarmi qui.

Ogni intervento è progettato in base alle caratteristiche funzionali e morfologiche del paziente, con l’obiettivo di ottenere un naso bello da vedere, ma soprattutto sano e funzionante.

Se respiri male e stai valutando un intervento al naso, non scegliere tra bellezza e salute: si possono avere entrambe.