Con il passare del tempo, il seno subisce modifiche fisiologiche che interessano sia la forma che la posizione. Gravidanze, allattamento, variazioni di peso e invecchiamento della pelle possono causare un rilassamento dei tessuti che porta a un aspetto svuotato e cadente. Questo fenomeno è noto come ptosi mammaria. Nel linguaggio comune, molte donne si riferiscono a questo cambiamento parlando di “seno abbassato”, “seno sceso” o “seno svuotato”.

Molte pazienti si chiedono quanto sia possibile recuperare la tonicità e la proiezione del seno, domandandosi se basti una protesi o se sia necessario un intervento di sollevamento. È qui che entra in gioco la mastopessi, ovvero il lifting del seno.

Quando è il momento giusto per la mastopessi

Non esiste un’età perfetta, ma alcuni segnali possono indicare che è arrivato il momento di valutare un intervento. In genere, la ptosi mammaria visibile tende a comparire dopo i 35 anni o in seguito a eventi specifici come una gravidanza o una perdita di peso importante.

  • Il seno appare svuotato, con il capezzolo che punta verso il basso
  • C’è asimmetria o perdita di forma
  • Il reggiseno non riesce più a sostenere il seno in modo naturale
  • Il volume non manca, ma la posizione e la compattezza sono cambiate

In questi casi, la mastopessi può riposizionare il seno più in alto, eliminare l’eccesso cutaneo e migliorare l’armonia del profilo corporeo. Alcune pazienti descrivono il desiderio di “ritrovare il seno di una volta”, oppure di “riempire di nuovo il reggiseno” senza l’uso di imbottiture.

Cosa determina il risultato finale

  • Punto di partenza anatomico (livello di ptosi, qualità della pelle, volume residuo)
  • Tecnica chirurgica scelta (cicatrice a J, a T invertita, periareolare)
  • Presenza o meno di protesi (se si desidera anche aumentare il volume)
  • Stile di vita post-operatorio e cura delle cicatrici

Una valutazione clinica accurata è essenziale per scegliere l’approccio più indicato e ottenere un effetto naturale, proporzionato e duraturo.

Tecniche chirurgiche più utilizzate

L’intervento di mastopessi può essere realizzato con diverse tecniche, che vengono scelte in base al grado di ptosi e alla quantità di pelle da rimuovere:

  • Tecnica periareolare: indicata per ptosi lievi, comporta una cicatrice intorno all’areola.
  • Tecnica verticale o a “J”: ideale per ptosi moderate, aggiunge una cicatrice verticale dalla parte inferiore dell’areola al solco mammario.
  • Tecnica a “T invertita”: usata nei casi più importanti di ptosi, prevede una cicatrice a forma di T rovesciata nella parte bassa del seno.

Ogni tecnica viene personalizzata per ottenere il miglior equilibrio tra risultato estetico e cicatrici minimizzate.

Solo lifting o anche protesi?

Una delle domande più frequenti è: “basta sollevare o serve anche aumentare il volume?”

Se il seno ha un buon volume ma è sceso, la mastopessi senza protesi può essere sufficiente. Ma se il seno appare anche svuotato nella parte superiore (spesso descritto come “petto piatto”), è possibile combinare la mastopessi con l’inserimento di protesi (mastopessi additiva) per ridefinire il profilo e la pienezza del decolleté.

L’obiettivo è sempre un risultato naturale, in armonia con il corpo.

Mastopessi o mastoplastica? Differenze e combinazioni

  • Mastopessi = sollevamento del seno, senza variazioni significative di volume
  • Mastoplastica additiva = aumento di volume con protesi, senza correzione della ptosi

Quando il seno è sia cadente che vuoto, le due tecniche possono essere combinate in un unico intervento. Questo permette di:

  • Sollevare il seno nella posizione corretta
  • Aumentare il volume e migliorare la rotondità del polo superiore

Molte donne che si rivolgono alla chirurgia plastica per migliorare il seno parlano di voler “rialzare” e “riempire” contemporaneamente. La combinazione dei due interventi permette proprio questo.

Dove ricevere una consulenza specialistica

La mastopessi è un intervento personalizzato: non esistono seni uguali, e ogni donna ha esigenze diverse. Per questo, affidarsi a uno specialista in chirurgia plastica è fondamentale per ricevere un’analisi clinica attenta e un piano operatorio su misura.

Ricevo a Sesto Calende (Varese) e a Milano, con la possibilità di accompagnarti in ogni fase: dalla valutazione iniziale fino al risultato finale.

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