Le ulcere del piede diabetico rappresentano una delle complicanze più gravi e difficili da trattare nei pazienti affetti da diabete mellito. Si tratta di lesioni croniche, spesso recidivanti, che comportano un alto rischio di infezioni, ospedalizzazioni e, nei casi più avanzati, amputazioni.

Negli ultimi anni, l’utilizzo del PRP (Plasma Ricco di Piastrine) ha offerto una possibilità concreta di rigenerazione tissutale, grazie all’azione dei fattori di crescita contenuti nelle piastrine. È una metodica che sfrutta il potenziale rigenerativo del sangue del paziente per accelerare la cicatrizzazione delle lesioni, riducendo i tempi di guarigione e migliorando la qualità di vita.

Cos’è il PRP e perché è utile nelle ulcere diabetiche

Il PRP è un derivato ematico ottenuto tramite la centrifugazione del sangue del paziente. Dopo il prelievo, il plasma viene separato e concentrato per ottenere una maggiore quantità di piastrine, che contengono citochine e fattori di crescita fondamentali per la riparazione tissutale.

Questi fattori stimolano:

  • la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi),
  • la proliferazione cellulare,
  • la deposizione di matrice extracellulare,
  • la riepitelizzazione dell’ulcera.

In pazienti diabetici, dove la microcircolazione e la capacità di guarigione sono compromesse, il PRP può rappresentare un supporto terapeutico fondamentale.

Indicazioni cliniche e risultati documentati

Il PRP viene indicato in presenza di:

  • ulcere croniche del piede diabetico,
  • lesioni con difficoltà di guarigione,
  • ferite resistenti alle terapie convenzionali.

Diversi studi scientifici, tra cui una metanalisi pubblicata su PubMed, hanno confermato l’efficacia del PRP nel migliorare la percentuale di guarigione delle ulcere diabetiche rispetto ai trattamenti standard. Il trattamento risulta sicuro, privo di effetti collaterali sistemici, e basato su emocomponenti autologhi, quindi ben tollerato anche nei pazienti fragili.

Come si svolge il trattamento

Il protocollo prevede:

  • Prelievo di sangue venoso (circa 20 ml)
  • Centrifugazione per concentrare il plasma ricco di piastrine
  • Applicazione locale del PRP sulla lesione, anche con medicazione occlusiva

Il trattamento viene eseguito in ambulatorio e può essere ripetuto più volte a seconda dell’evoluzione clinica della lesione. In alcuni casi si può associare a terapie complementari come medicazioni avanzate o dispositivi per la pressione negativa.

Dove eseguire il PRP in sicurezza

Il trattamento viene effettuato esclusivamente presso il mio studio di Sesto Calende (Varese), autorizzato dal Centro Trasfusionale dell’Ospedale San Raffaele per l’uso del sangue a scopo terapeutico. Questo tipo di autorizzazione è fondamentale per garantire la sicurezza, la tracciabilità e la corretta gestione degli emocomponenti.

Conclusioni

Il PRP rappresenta oggi un’arma terapeutica in più nella gestione delle ulcere diabetiche, soprattutto nei casi in cui le opzioni tradizionali non sono efficaci. È un trattamento biologico, sicuro e personalizzabile, che può fare la differenza nella vita quotidiana del paziente diabetico, riducendo il rischio di complicanze gravi e migliorando la cicatrizzazione delle lesioni.

Per valutare l’indicazione e impostare un protocollo terapeutico personalizzato, è necessaria una visita clinica approfondita.

Se desideri approfondire il funzionamento del PRP in altri ambiti clinici ed estetici: Leggi l’articolo completo sul PRP

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